La cataratta e' una opacizzazione di una lente che si trova fisiologicamente all'interno dell'occhio. Questa lente, detta Cristallino, separa la camera anteriore dell'occhio da quella posteriore, e quando si opacizza, ostacola il passaggio della luce necessaria per ottenere una buona visione.
Secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), la cataratta risulta essere oggi una delle maggiori cause di cecità legale nei paesi industrializzati, mentre è sicuramente la causa
principale in quelli in via di sviluppo.
Nei paesi poveri infatti la condizione di cecità transitoria risolvibile con un intervento chirurgico, rimane, per le condizioni socioeconomiche molto deboli, causa di invalidità permanente ed in
qualche caso anche causa di morte, per chi, come il contadino indiano, non riesce più a gestire la propria attività di agricoltore.
Cause:
Esistono diversi tipi di cataratta e tutti sono dovuti a modificazioni nella composizione chimica della lente o cristallino che comportano una riduzione della sua trasparenza.
Le cause di queste modificazioni possono essere molteplici: invecchiamento, traumi oculari, malattie e alterazioni oculari e sistemiche, difetti ereditari o congeniti.
Il normale processo di invecchiamento può causare l'indurimento del cristallino e di conseguenza la sua opacizzazione. Questo tipo di cataratta e' chiamato cataratta senile ed è il tipo più
comune.
Anche i bambini, al pari degli adulti, possono sviluppare la cataratta, e quando succede di solito viene trasmessa geneticamente dai genitori, mentre in altri casi l'opacità del cristallino può
essere causata da stati infettivi o infiammatori che si verificano durante la gestazione e che colpiscono il nascituro. Questo tipo di cataratta e' chiamato cataratta congenita.
Tra le altre cause ricordiamo che traumi perforanti oculari, calore intenso o esposizioni chimiche prolungate possono danneggiare la lente e determinare l'insorgenza di una cataratta cosiddetta
traumatica.
Infine anche alcuni farmaci, tra cui i cortisonici, o malattie oculari e sistemiche come il diabete possono favorire l'opacizzazione del cristallino
Sintomatologia:
La cataratta si manifesta inizialmente con l'annebbiamento della vista (visione offuscata), accompagnato spesso da ipersensibilità alla luce (fotofobia) ed abbagliamento, percezione sfumata dei
colori, sdoppiamento delle immagini e necessita' di cambi frequenti della prescrizione degli occhiali.
In alcuni casi i pazienti affetti da presbiopia riferiscono di un miglioramento nella visione a breve distanza rispetto al periodo precedente l'insorgenza della cataratta; ciò è dovuto ad una
progressiva miopizzazione dell'occhio per l'indurimento del cristallino.
Anche la pupilla, che normalmente appare nera, può alla lunga apparire di un colore giallastro o addirittura biancastro.
Nelle fasi avanzate si verifica un calo sempre maggiore della visione, che costringe il paziente ad affrontare l'intervento chirurgico per risolvere il problema
Diagnosi :
Di solito la cataratta viene diagnosticata dall'oculista con l'ausilio di appropriati strumenti oftalmici. Pertanto è importante che il paziente che riferisce un offuscamento della visione od altri
sintomi simili si debba sottoporre ad una visita oculistica specialistica per confermare la diagnosi e per intraprendere un'adeguata terapia.
L'oculista esamina l'occhio per determinare il tipo, le dimensioni e la sede dell'opacità del cristallino. La parte posteriore dell'occhio potrà inoltre essere esaminata con un oftalmoscopio per
valutare eventuali altre alterazioni oculari che possono contribuire alla riduzione della visione.
Terapia :
Fino ad oggi non e' stata ancora dimostrata l'efficacia clinica dei vari farmaci presenti in commercio ed in vendita nelle Farmacie (colliri,
compresse, integratori vitaminici, etc.) nella cura della cataratta
Pertanto in presenza di una visione non sufficiente in rapporto alle proprie necessità,
l'unico trattamento efficace rimane "l'intervento chirurgico"
Per questi motivi è di solito il paziente, in accordo con il suo oculista di fiducia, a scegliere il momento idoneo per affrontare l'intervento.
La metodica più moderna di estrazione della cataratta e' la Facoemulsificazione ad
Ultrasuoni.
Con questa tecnica, dopo una lieve anestesia topica con un collirio, è possibile in pochi minuti estrarre il cristallino opacizzato, non più in toto attraverso un grosso taglio come avveniva con
la vecchia metodica che richiedeva l'applicazione di punti di sutura, ma aspirandolo con una piccola sonda ad ultrasuoni introdotta in un taglio corneale di circa 3,2 mm, in modo tale da non
traumatizzare l'occhio ed ottenere un recupero visivo estremamente rapido (24 ore).
L'intervento assolutamente indolore, dura pochi minuti e termina con l'introduzione di una nuova lentina (cristallino artificiale) di materiale sintetico ed inerte al posto del cristallino
opacizzato, e dalla durata infinita.
Talvolta, in presenza di elevati difetti di vista, è possibile inserire un cristallino artificiale graduato, cioè dotato di un potere diottrico tale da correggere in maniera definitiva il difetto
refrattivo presente prima dell'intervento di cataratta
Qualora la capsula posteriore su cui poggia la nuova lentina si opacizzi a distanza di tempo dall'intervento riducendo nuovamente l'acuita' visiva, è possibile effettuare ambulatoriamente con un laser, lo YAG laser , un piccolo foro nella capsula stessa senza bisogno di rioperare l'occhio