L'Ipermetropia è un vizio di refrazione caratterizzato da una cattiva visione sia per vicino che per lontano dovuto ad un occhio generalmente più corto del normale. Le immagini non vengono messe a fuoco direttamente sulla retina, organo preposto alla loro ricezione, ma su di un piano situato posteriormente. L'ipermetropia lieve, in molti casi, può essere compensata con l'accomodazione, cioè contraendo il muscolo ciliare addetto alla messa a fuoco dell'immagine, mentre le forme medie ed elevate necessitano di una correzione con occhiali, talvolta spessi ed antiestetici per l'effetto ingrandimento che provocano, o con lenti a contatto.
Da qualche decennio la chirurgia refrattiva, nata per correggere ed eliminare, spesso in maniera definitiva, i difetti della visione, si è prepotentemente proposta all'attenzione dei pazienti con delle nuove tecniche (PRK,LASEK,LASIK,EPILASIK,FEMTOLASER o INTRALASER) che prevedono l'utilizzo di un laser detto " laser ad eccimeri ". Questo laser è un sofisticato strumento di ultima generazione formato da una miscela di un gas nobile ed un alogeno, floruro di argon (ArF) che se eccitata produce delle radiazioni laser ad una lunghezza di 193 nm, dotate di una forte energia fotonica intrinseca capace di ottenere l’evaporazione di porzioni di tessuto corneale in millesimi di millimetro. Con questo sistema è possibile modificare e modellare la superficie di una cornea (I diottro oculare) di un soggetto ipermetrope agendo nella sua zona periferica in modo da aumentare la curvatura centrale in maniera definitiva.